

Un grande sipario inserito nel paesaggio…
Un sipario in grado di evocare il mondo del teatro e dilatarne il fascino ed i significati alla scala geografica.
Un sipario che si eleva al di sopra dei tetti della città, che dialoga con le emergenze volumetriche urbane e che, in relazione allo skyline dal lago, entra in risonanza con le sagome delle montagne sullo sfondo.
Un sipario le cui leggere curve si cristallizzano in forme architettoniche di vetro opalescente che, di notte, si illuminano dall’interno in sottili lame di luce.
Un sipario i cui lembi si scostano leggermente in corrispondenza dell’ingresso, svelando al suo interno una corte blu nella quale penetra lo spazio urbano e si amalgama con lo spazio, o meglio, il mondo del teatro.
L’apertura del sipario è il momento culminante di quel rituale che ogni spettatore compie quando si reca a teatro … entra nel foyer, lascia il cappotto, prende un caffè, scambia delle parole con gli amici e si avvia verso l’ingresso alla platea. Il sipario chiuso si carica dell’aspettativa di quello che si cela dietro di esso … l’attimo prima dell’apertura … l’apice di questa attesa … la fantasia … il reale …
Progettazione
•Alessandro Corradini, Capogruppo
•Michele Fiesoli, Progettista
•Mdu Architetti, Progettista
•Cristiano Cosi, Progettista
Collaborazioni
•antonio silvestri valentina muscedra, Collaboratori
•valerio barberis marcello marchesini cristiano cosi michele fiesoli, Gruppo di progettazione
Consulenze
•iacopo ceramelli (progetto strutture) martino fanfani (progetto impianti meccanici ed elettrici) gianluca zoppi (progetto acustica) roberto cosi (progetto scenotecnica) bettina gori (sicurezza), Altri consulenti